Endospheres: come è adesso

 

A.D. (anno domini) 2023, Endospheres è presente in 47 nazioni, nel suo paese natale ormai è un’istituzione, il marchio è riconosciuto e viene usato per descrivere non solo il macchinario, ma anche la tecnologia avanguardista che vi risiede. Endospheres è – in modo riduttivo – il manipolo dalle cinquantacinque (55) sfere che ripristina le naturali funzioni fisiologiche riducendo drasticamente la cellulite e gli inestetismi di corpo e viso. Così, esattamente come è ora, Gianluca Cavalletti (CEO Fenix Group) non lo aveva neanche immaginato. Ciò che è accaduto avviene raramente, è quello che succede quando la realtà supera i sogni e per quanto qualche volta si sia provato a raccontare chi c’è dietro a tutto questo, l’azienda madre, la famiglia Cavalletti, non ce la si è mai fatta davvero. La ragione è semplice, ci sarebbe veramente troppo da rievocare. Ma ci proveremo ancora una volta, cercando di arrivare agli albori proprio perché “le radici sono importanti” (cit. P. Sorrentino).

 

Come era una volta

 

Una volta c’erano gli alchimisti, gli sperimentatori che si esprimevano in discipline come la chimica, l’astrologia, la fisica, la metallurgia e la medicina, guidati da una perenne ma positiva irrequietezza che si placava solo con lo studio. Immaginatela proprio così l’origine del manipolo dalle cinquantacinque sfere che ha fatto la storia dei trattamenti dedicati al corpo: un laboratorio con un padre e un figlio, Romeo e Gianluca, entrambi che si cimentano a montare, smontare, calcolare. Come accade da sempre nella storia delle scoperte scientifiche, prima di arrivare alla tecnologia o all’oggetto rivoluzionario, si passa per degli esperimenti, che magari apparentemente, non sembrano collegati al risultato finale. È così che accade anche in questo caso. Gianluca, eccentrico motocrossista con la passione per l’ingegneria, inizia la produzione di biciclette super leggere in fibra di carbonio. E quando si dice essere eclettici… faceva il factotum, disegnava, progettava, costruiva, montava e vendeva! Partendo da piccoli stand in fiere di settore ha iniziato a farsi conoscere; ma come cambiava il mercato, cambiavano anche i progetti e la sua creatività. In fin dei conti, quello a cui ognuno di noi punta, è fare una – seppur minima – differenza in qualcosa, che sia nel lavoro, in una relazione, in un hobby. Lui voleva fare la differenza nel mondo delle tecnologie dedicate all’estetica. 

L’idea originale dietro il trattamento Endospheres

 

Il prototipo della tecnologia Endospheres nasce come un dispositivo per il papà di Gianluca, Romeo. Per essere precisi, era un dispositivo di grandi dimensioni da installare all’interno della doccia; costituito anche alle origini da un rullo (ma per l’appunto di grandezza maggiore) con delle sfere che ruotavano sia su se stesse che intorno all’asse. I benefici erano quelli che oggigiorno conosciamo molto bene e che sono stati comprovati dai poli scientifico-universitari:

  1. La rotazione attivava la circolazione e la microcircolazione favorendo una corretta distribuzione del flusso sanguigno.
  2. Così facendo, si combatteva anche la stasi linfatica ridistribuendo i liquidi in tutti i distretti del corpo.
  3. L’azione della Microvibrazione Compressiva, arrivava talmente a fondo da stimolare il muscolo che in questo modo si scolpiva e tonificava.
  4. Le cellule adipose mal disposte e accumulate che infiammavano i tessuti generando cellulite o inestetismi venivano ridistribuite, sfiammando e curando. Insomma, un elisir di lunga vita in formato rotore!

 

Il Made in Italy poliglotto 

 

Sempre più persone e aziende sono state coinvolte e portate dentro questo progetto fino a gettare le nasse oltre i confini italiani e a raccogliere le sedi in Francia, Spagna, Regno Unito, Romania, Germania, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi e a distribuire la tecnologia Endospheres in tutto il resto del mondo, tra cui Russia e Stati Uniti.

Quello che era soltanto un embrione, è divenuta una tra le metodiche brevettate più richieste nel campo dell’estetica. Quella che invece era un’officina, si è trasformata in un’azienda dal respiro internazionale dove vigono i valori della famiglia. L’accuratezza del dettaglio, la passione e la continua voglia di studiare e sperimentare caratterizzano il nostro Made in Italy.