
Medicina estetica: vince la non invasività
Medicina estetica: i trend degli ultimi decenni evidenziano come la richiesta di uomini e donne si sia spostata nettamente verso trattamenti personalizzati e non invasivi. Oggi più che mai, il “paziente tipo” è allo stesso tempo un utente della rete curioso, informato ed esigente, che mette al primo posto non solo il proprio corpo, ma anche la propria sicurezza.
Questi sono alcuni dei motivi che hanno spinto il Mondo Scientifico ad offrire soluzioni non invasive e multidisciplinari per il trattamento di patologie estetiche e mediche.
Nonostante la medicina estetica si caratterizzi per tecniche meno invasive della chirurgia estetica, è necessario e fondamentale affidarsi sempre a dei professionisti e specialisti del settore, come la Dottoressa Elena Vescovi, Medico Estetico attivo tra Vasto (CH), Pescara e Lecce e Direttrice Sanitaria dello Studio Medico Ametìs di Vasto (CH), intervistata da La Pelle, rivista di Dermatologia e Cosmesi per professionisti del settore medicale.
La parola agli esperti: l’intervista alla Dottoressa Vescovi
Dottoressa, ci può descrivere il suo lavoro e cosa l’ha portata a preferire un approccio multidisciplinare per il trattamento di patologie estetiche?
“Se dovessi descrivere il mio lavoro potrei dire che la Medicina Estetica è una delle pochissime che ancora ha l’onore di vedere il paziente sano e di poter incidere veramente sulla sua qualità di vita con il ventaglio di consigli, trattamenti e interventi mirati al suo benessere psicofisico. Non è quindi la “banale” correzione di un inestetismo. Il concetto è che l’uomo è sano quando è in armonia con le diverse fasi della vita, con il proprio aspetto fisico e mentale e con la capacità di partecipare alla vita sociale in maniera serena.
Ecco perché ho preferito un approccio multidisciplinare per il trattamento di “patologie” estetiche. Chi arriva da me, spesso lamenta un inestetismo. In realtà, dopo una prima valutazione globale, mi rendo conto che il problema spesso non è solo estetico, ma organico o psicologico. Ciò mi porta a coinvolgere svariati colleghi come dermatologi, ecografisti e molto spesso psicologi e fisioterapisti.
Per queste ragioni, mi dedico al paziente a 360° attraverso un’anamnesi attenta e accurata. Nulla va trascurato o lasciato al caso. E’ il mio modus operandi, purtroppo o per fortuna, non ne conosco altri.”
Foto scattata prima dei DPCM per la prevenzione del contagio da Covid-19
Medicina estetica: gli interventi più richiesti
A Lei si rivolge un ventaglio ampio e vario di pazienti: quali sono secondo Lei i disagi principali per cui le persone cercano soluzioni nella medicina estetica e da cosa sono causati?
“I pazienti che si rivolgono a me sono prevalentemente persone che, in modo sano e intelligente, si approcciano a queste metodiche per risolvere inestetismi che creano disagi. Parlo soprattutto del rallentare il fisiologico processo di invecchiamento, mantenendo la naturalezza dei tratti del corpo e del viso, grazie a trattamenti mini-invasivi, poco dolorosi e con tempi di recupero sempre più ridotti”.
“E’ chiaro che, in una vasta gamma di persone, possono capitare casi che meritano attenzioni e cure maggiori. Mi riferisco a pazienti con chiari disturbi dismorfofobici. Sono preoccupati “oltremisura“ per difetti solitamente legati ai capelli, al naso, agli occhi o alle labbra, ma anche per “difetti” che solo loro vedono. A volte sono adolescenti ma, sempre più spesso, adulti. Ecco perché è importante dedicare loro tempo e attenzione, affinché si riesca a capire dove realmente alberga il problema.”
“Empatia, competenza e capacità di immedesimazione…per cominciare, ma anche tanto tanto altro. Più passano gli anni e più mi convinco di quanto complesso sia prendere in carico una persona e non solo una patologia o il suo inestetismo, ma allo stesso tempo resterà per sempre il mestiere e la missione più nobile ed affascinante che io conosca.”
Endosphères: la metodica 100% non invasiva
Lei è una delle massime esperte dell’Endosphères. Quali sono le caratteristiche di questa metodica che l’hanno conquistata? E come la utilizza nel suo lavoro?
“Le caratteristiche principali dell’Endosphères Therapy sono quelle di trattare gli inestetismi del corpo e del viso, come cellulite, accumuli adiposi, rughe e cedimento di tessuto. E’ una metodica innanzitutto indolore che utilizza la Microvibrazione Compressiva® che genera vibrazioni meccaniche a frequenza variabile che vanno ad agire proprio su questi inestetismi. Il trattamento segue un preciso protocollo elaborato dal Comitato Scientifico e può essere eseguito su tutto il corpo.”
“Nel mio ambulatorio, ho riscontrato che l’Endosphères Therapy, soprattutto dall’avvento del nuovo manipolo con sfere in gel decisamente più morbide che, migliorando l’ossigenazione dei tessuti, riescono ad ottenere una significativa riduzione del dolore anche in pazienti affetti da patologie come la fibromialgia. Patologia nota per le sue caratteristiche invalidanti legate propriamente ai dolori migranti e cronici.”
Medicina estetica: perché un Medico dovrebbe inserire Endosphères nel proprio studio?
Ci può dire qual è il beneficio dell’utilizzo dell’ Endosphères Therapy per uno studio medico? O meglio, perché un medico dovrebbe decidere di integrare l’Endosphères nel proprio protocollo di lavoro?
“Secondo la mia esperienza, questo macchinario produce risultati ottimi. Rassoda e tonifica muscoli e tessuto, combatte e leviga la cellulite, migliora la circolazione linfatica e venosa, effettua un importante linfodrenaggio meccanico su tutto il corpo, riduce il girovita e la circonferenza delle cosce, ha un sorprendente effetto di ringiovanimento su viso e collo.”
“Certo, detto così potrebbe sembrare il miracolo eucaristico. Ma come può una macchina ottenere dei risultati cosi svariati? La verità è che proprio la sua poliedricità dipende da come viene impostato il trattamento e da come viene utilizzato il manipolo. La reputo un po’ un una macchina jolly. Fondamentale sottolineare sempre l’importanza legata al giusto assessment del protocollo sul paziente, integrandola con tutto l’ampio ventaglio di terapie che un medico estetico ha a disposizione.”
“Ad oggi, la paziente, non ha mai smesso di fare Endosphères una volta a settimana e tra poco festeggeremo la duecentesima seduta”
Ha qualche case history particolare che può raccontarci sull’utilizzo dell’Endosphères nel trattamento di pazienti?
“Devo raccontare una storia particolare di una nostra cara, affezionatissima paziente che abbiamo accompagnato in un importante percorso nutrizionale. Oltre al calo ponderale, abbiamo inserito vari tipi di trattamenti e fra questi sicuramente l’ha fatta da padrone proprio l’Endosphères Therapy. Questa combinazione ci ha permesso di ridurre al minimo la lassità nei tessuti; ha anzi consentito il mantenimento del tono muscolare oltre ad un rimodellamento corporeo generale. Ad oggi, la paziente, non ha mai smesso di fare Endosphères una volta a settimana e tra poco festeggeremo, con debita tortina, la duecentesima seduta, come facciamo regolarmente ogni 50 sedute!”
Ecco…una controindicazione se vogliamo questa apparecchiatura ce l’ha ed è questa…genera dipendenza!!!